Attività

Laboratorio Teatrale ~ gianovecento ~ Ludus ~ Ricerche e Studi sul Medioevo

Il Cenacolo, per la sfida profonda che si è autonomamente lanciato nella sfera della Cultura, quale spazio alternativo ed educativo, quella cioè di vivere il territorio, le generazioni e le anime culturali, facendo sintesi, mai sbrigativa o pedissequa, ma sempre innovativa, e per la propria struttura pedagogica del modello a "Cantiere", come forma di struttura modulare pronta a calibrarsi sulle esigenze e sulle forze utilizzabili, e predisposta naturalmente alle variazioni e agli accrescimenti, di ogni ordine e grado, da qualche anno, ha creato, su intuizioni diverse, nuovi spazi e contenitori culturali.

Laboratorio Teatrale
In particolare, anima prima del Cenacolo è il suo Laboratorio Teatrale, una realtà composita e complessa, che oltre ad impegnarsi prevalentemente per la rivalutazione e la valorizzazione del vernacolo belvedere come fine culturale, si è posto l'impegno di percorrere con i giovani un cammino esperienziale di ricco valore educativo basato su principi di compartecipazione e di responsabilizzazione, come fine sociale.
Il Laboratorio Teatrale, negli anni, ha prodotto circa 50 rappresentazioni, ha partecipato a concorsi e kermesses regionali, è stato variamente recensito e premiato. I suoi lavori, in lingua italiana e in vernacolo locale, sono stati portati in scena in diverse Regioni d'Italia. I testi in vernacolo, ideati da Olga De Luca, sono assolutamente autonomi nel panorama culturale locale e si colgono nella preziosità dell'intervento di una volontà alta di lasciare tracce anche scritte delle proprie tradizioni linguistiche e sono stati già, in parte, pubblicati in due Volumi intitolati "Teatro", con l'aggiunta di un prezioso glossario e di una sintetica, ma importante prima regolarizzazione sintattica del dialetto belvederese.

gianovecento
Contenitore culturale che costituisce il punto di partenza di un progetto, di un complesso e affascinante viaggio nel mondo dei sentimenti, in cui artisti, dell'Arte della Scrittura, delle Arti Visive e Musicali, s'incontrano per dare vita ad affascinanti Caffé Letterari in luoghi, spazi e locali storici.
Alla Poesia, all'Arte e alla Musica è, infatti, affidata la parte più importante di "gianovecento", il cui titolo rievoca il senso profondo di un atavico travaglio tra passato e futuro: quasi a socchiudere la porta di un secolo, intimamente capace di piangere il dolore delle proprie idee non realizzate, capace di raccogliere forze profonde e proiettarle in un perfetto, dinamico costruire che della speculazione del pensiero filosofico ha fatto fondamenta per generare progresso tecnico e scientifico, un secolo, che si è manifestato in un'intensa, viscerale discontinuità colta nella sfera dei valori etico-civili del piccolo-globale quotidiano, assedio ripetuto di schizofreniche nuove tendenze, anche letterarie, del nostro vivere, del nostro oggi. Lasciando spazi quasi eterei, rispetto all'immanente economico, dotati di una strana continuità.
Senza forzare troppo, né gli eventi né la dinamica storica della comprensione, anche in chiave pedagogica, "gianovecento" si racconta nell'atto di un'età posta al suo tramonto, di un'età i cui valori sono già dismessi nella loro intensità per fare spazio, certo con un'arcana continuità, ad un nuovo sogno di umanità.

Ludus
Altro interesse culturale su cui, in questi anni, il Cenacolo ha posto maggiore accento, tra le proprie attività, è quello del "Ludus" come spazio flessibile dove recuperare i valori folkloristici e le tradizioni popolari, organizzando Palii e Manifestazioni di Giuochi, in Borghi e Paesi, per permettere alle nuove generazioni di siglare un patto non scritto con le generazioni precedenti: la riscoperta di un gioco desueto diviene il vibrato e virtuale spazio dove un anziano si racconta e trova l'erede di una cultura, che per quanto piccola e locale, ha necessità di resistere alla delocalizzazione, in quanto frammento di identità personale, familiare e comunitaria.

Ricerche e Studi sul Medioevo
Particolare rilevanza è stata data al mondo del Medioevo: il Borgo Antico di Belvedere, sorto in epoca Normanna, è stato l'input dei nuovi studi e dei nuovi progetti cenacolini. Da qui è nata, infatti, l'esigenza di compiere ricerca storica e studio delle tradizioni popolari, degli usi, dei costumi, delle musiche, delle danze in epoca medievale, che sono sfociati nell'idea di Cortei Medievali, arricchiti da spazi culturali. Si è così generato il progetto artistico che ha fuso studi sugli abiti medievali, compiuti su ricerche iconografiche originali del IX - X - XI - XII secolo, con la Musica medievale e la Poesia e il Teatro dei Cavalieri: all'interno dell'Associazione si sono così realizzate preziose ricostruzioni di abiti su stoffe damascate in seta, cotone, juta, lino e arricchite da merletti e trine pregiate, ed accessori ricostruiti, si è dato spazio alla poesia dello Stil Novo e al Teatro delle Leggende e delle Saghe dei Cavalieri, intrecciando questi momenti con l'arte e la professionalità di gruppi e formazioni artistiche diverse e di differente provenienza, per ricostruire momenti di alto e inebriante respiro culturale.

Il Cenacolo dispone, attualmente, di oltre 100 figuranti nei seguenti ruoli:
Nobili della Corte, borghesi, ancelle, notabili della Universitas, scrivani di Corte;
Cavalieri templari, soldati per la scorta dei reali e dei nobili;
Clero: Papa, penitenti e altri ordini monastici, Popolani con utilizzo di attrezzi tipici del periodo storico.